La differenza tra Marchio e Logo: cosa sono, quando si cambiano. Come si realizzano.
Durante la vita di un’azienda arriva il momento in cui si sente la necessità di cambiare immagine, di darsi un nuovo aspetto. I motivi sono tanti e diversi: perché si è cresciuti, si è cambiati, magari è arrivato un nuovo partner o si è entrati in nuovi contesti.
Tutti sanno che cambiare logo è un aspetto delicato, ma non tutti conoscono cosa sia effettivamente un logo o quale processo ci sia dietro la sua creazione. In effetti se provi a chiederti quale sia la differenza tra marchio e logo, probabilmente ti sentirai poco sicuro della risposta.
Ho scritto questo articolo per mostrare attraverso la visione di Ricardo Daniel, designer partner di Carhati, come si crea un logo a partire da precisi riferimenti.
Marchio e Logo: definizione.
– il marchio è tutto ciò che contraddistingue un Brand: un colore, un suono, un tono di voce, un segno, un profumo. Tutto ciò che identifica (o meglio marchia) il brand e lo comunica attraverso linguaggi diversi;
– il logo è la componente visiva del marchio. Declina in un simbolo grafico tutta l’espressività e i valori propri del brand. È il portavoce dei valori, delle emozioni, della mission e dichiara in maniera esplicita cosa sia un’azienda prima ancora di mostrare cosa fa.
“Un logo da solo non lo faccio”.
Con questa affermazione Ricardo Daniel sottolinea come realizzare un logo senza aver evidenziato le caratteristiche del marchio, sia un semplice artificio decorativo, un esercizio di stile non paragonabile al risultato di un attento processo analitico che chiarisce l’atmosfera e le ragioni d’essere di un brand.
Un logo economico non è un buon logo.
Un buon logo non è economico.
E mentre nel futuro il costo svanisce, la qualità resta!
Qualsiasi lavoro creativo è espressione della ricerca e dello studio attraverso cui si è arrivati al risultato.
Un famoso artista diceva:
Per fare questo quadro mi ci sono voluti solo 5 minuti.
Costa molto, perchè per farlo ho impiegato una vita di ricerca.
Come si progetta un logo?
- Prima di tutto occorre lo studio del marchio. Più è accurato e più sarà da riferimento per ogni attività.
- Una volta organizzate tutte le informazioni, si individuano i valori più importanti che dovranno apparire.
- È arrivato ora il momento della raccolta dei simboli e delle immagini da “brainstorming” volti a richiamare le caratteristiche scelte.
- Il lavoro di un designer è quindi calare nel logo gli attribuiti più importanti che descrivono il marchio.
- Da qui in poi è possibile declinare ogni sua variante, affinché la comunicazione sia equilibrata e coerente in ogni linguaggio.
Conclusione
- Parlare di logo o marchio indistintamente con un grafico, è come chiedere una birra doppio malto a un mastro birraio.
- Fai un test: rifletti sui valori della tua azienda e chiediti se il tuo logo trasmette quelli più importanti.
- Quando scegli un logo, prendi in esame lo studio del marchio fatto in precedenza e cerca possibili applicazioni ai principali strumenti di comunicazione che usi.
- Affidati a tuo cugino, solo se è davvero esperto. Un buon logo, dura per sempre.
VIDEO
Sembra tutto facile e lo è davvero, quando sai come si fa.
Nell’intervista Ricardo Daniel spiega la differenza tra logo e marchio.
Qui sotto invece c’è il video della presentazione della proposta del nuovo logo al cliente.
Ricardo mostra l’applicazione della teoria alla pratica, spiegando al cliente come è arrivato a sintetizzare in una forma, tutti i contenuti raccolti nelle prima fase di analisi del marchio.
Ringrazio Cinefacility per la disponibilità.
NOTE
Dopo la condivisione di questo articolo su Facebook, Mariano Martucci, Project Manager presso Sinapsia, ha fornito questo contributo che aiuta ancora meglio ad approfondire il tema grazie ad alcune definizioni tratte da libro brand identikit di Gaetano Grizzanti.
MARCHIO
Insieme degli elementi connotativi (testuali e visivi) che compongono il codice interlinguistico della marca.
LOGO (logotipo in breve)
Segno grafico di un marchio.
Tecnicamente il logo è una particolare esposizione tipografica del nome della marca.
BRAND IDENTITY
Insieme dei codici visuali, testuali e verbali che hanno il compito di rendere riconoscibile l’emittente e costruirne una memorizzazione differenziante.
ULTERIORI CONCETTI A SUPPORTO
La scomposizione del marchio identifica almeno i seguenti elementi:
concept, naming, simbolo/pittogramma, colori, logotipo, pay-off
si rafforza quindi il concetto che il logotipo è una componente/variabile del marchio
Prendiamo in esame il marchio Apple:
La mela è il pittogramma, il testo apple è il logotipo, think different è il pay-off.
Prendiamo in esame il marchio WaltDisney:
non abbiamo il simbolo, ma solo il logotipo.
Solo in questo caso potremmo utilizzare indifferentemente la parola marchio o logotipo.
Ulteriori definizioni classificano i marchi in:
monogramma , marchio parola, logotipo figurato, marchio figurato, marchio astratto e illustrato.
Anche qui si rafforza il concetto che il logotipo è una delle diverse tipologie di un marchio.
Ti serve un Marchio o un Logo
Carhati non svolge più l’attività di immagine coordinata dal 2017. Siamo comunquese sempre in contatto con i nostri vecchi soci e collaboratori che continuano a dedicarsi nella realizzazione di marchi e logotipi.
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