Appunti liberi e aggiunte personali.
Lezione di Ivan Ortenzi di Ars et Inventio.
Master in Strategic Marketing Management del Sole24 Ore.
20-21/11/2015.
1. Innovazione. Adora i limiti e rompi tutte le regole.
Siccome di formazione universitaria sono un designer, inizio volentieri dal discorso sul processo creativo di Walter De Silva, responsabile del design per Volkswagen Group.
Per disegnare un prodotto in grado di apportare un’evoluzione, è utile prendere in considerazione una metodologia creativa che tenga in considerazione almeno:
- i limiti fisici e tecnologici,
- il processo (rapporto di causa-effetto),
- un pensiero ambizioso,
- il gusto di sognare,
- la capacità di accettare il rischio…
- e anche l’errore.
Se il limite ti porta ad essere creativo, il sogno aiuta a infrangere le barriere e a esplorare un mondo nuovo oppure il vecchio con occhi diversi.
“Dimentica il tempo, il denaro e la ragione perchè se parti dalle regole il tuo progetto fallirà in partenza”.
Philippe Petit
2. Creatività. Chi condivide un’idea rischia di realizzarla.
La fortuna aiuta le menti connesse ed è per questo che è importante condividere con gli altri i propri pensieri e le proprie intuizioni. Presupposto però che tu abbia piacere di vederli trasformare anche in qualcosa di inimmaginabile, rispetto a quello che avresti potuto progettare da solo.
Non posso aggiungere nient’altro, forse solo una poesia di Tonino Guerra
“Non è vero che uno più uno fa sempre due; una goccia più una goccia fa una goccia più grande”.
Tutto questo è spiegato benissimo nel video “Where do good ideas come from?” di Steven Jonhson.
3. La tua azienda (o la tua vita) in una scatola. Anzi in 3.
Gestisci il presente, dimentica il passato e costruisci un nuovo futuro.
Le tre scatole di Vijay Govindarajan.
Le azioni quotidiane sembrano essere regolate da un rapporto di causa/effetto che per lo più trova sede nel presente.
Govindarajan con il metodo delle 3 scatole, propone invece di suddividere tali attività secondo i tre stadi temporali: presente, passato e futuro.
Questo può essere utile sia che ti rivolga alla tua azienda piuttosto che alla tua vita.Nelle prime 2 scatole – presente e passato – ci si affida alla strategia per organizzare i processi, mentre nella terza l’innovazione nel suo stadio più astratto, è la regina assoluta.
Proprio per la sua natura in costante divenire, il futuro non può essere affrontato con una visione strategica. Non esistono mete certe da raggiungere o rotte sicure da seguire: è un po’ come salpare in un mare del tutto sconosciuto.
Diceva Machado: Camminante non esiste un sentiero, se non le scie in mezzo al mare.
Per assecondare le proprie visioni e aumentare le probabilità di raggiungere i propri obiettivi è opportuno quindi suddividere le azioni quotidiane secondo le attività di ogni scatola.
- Box 1. Gestisci il Presente: qui ci vanno tutte le attività che ti servono per eliminare le distanze dai competitor, per difendere le posizioni raggiunte e migliorare;
- Box 2. Dimentica il Passato: perchè non puoi affrontare il futuro sulla base di regole che non sono più valide. Quindi ricorda il valore dell’esperienza, ma tieniti pronto a riconoscere i nuovi contesti perchè i modelli vincenti nel passato, probabilmente sono solo dei riferimenti appartenenti a un altro periodo.
- Box 3. Costruisci il Futuro: Costruisci nuovi scenari competitivi per essere il primo in un settore o in una specialità; stabilisci nuovi paradigmi e crea nuove regole del gioco. Scegli degli obiettivi in grado di migliorare i tuoi talenti.
Caminante no hay camino di Antonio Machado.
Caminante, son tus huellas el camino y nada más; Caminante, no hay camino, se hace camino al andar. Al andar se hace el camino, y al volver la vista atrás se ve la senda que nunca se ha de volver a pisar. Caminante no hay camino sino estelas en la mar. | ———- | Viandante, sono le tue orme il sentiero e niente più; Viandante, non esiste il sentiero, il percorso si fa camminando. Camminando si fa il sentiero e girando indietro lo sguardo si vede la strada che mai si deve tornare a percorrere. Viandante non esiste il sentiero, se non le scie in mezzo al mare. |
4. Il cerchio d’oro. Le ragioni del cuore che la ragione, spesso, non comprende.
Simon Sinek ha analizzato il successo di grandi aziende
moderne e lo ha messo a confronto con i grandi oratori del passato.
Ha poi sintetizzato il risultato della sua analisi con un grafico di 3 cerchi concentrici affidando a ogni cerchio un punto interrogativo: all’interno “Perchè?”, al centro “Come?” e all’esterno “Che cosa?” e ha chiamato questo schema il Cerchio d’Oro.
I casi di successo presi in esame, trovano un punto in comune nel raccontare la propria storia partendo dal centro e andando verso all’esterno.
Il motivo è che le persone reagiscono d’istinto quando sentono un valore e lo scelgono dal profondo. Da qui nasce poi il desiderio di trasferire il valore su qualcuno o su qualcosa: così nascono i fans o gli angels.
Curare e raccontare se stessi partendo dal “perché” delle proprie azioni, prima ancora del “che cosa” sono i prodotti, diventa un elemento chiave per stringere una relazione di valore con le persone.
Se il soggetto del cerchio più esterno non è caricato di significato dall’interno, sarà soltanto una cosa, seppur bellissima.
La vorrai?
Qui trovi la versione integrale del talk tenuto al Ted nel 2009.
5. Innovazione e Strategia.
- La strategia non è innovazione, ma l’innovazione è strategica.
- L’innovazione nasce dalla capacità di distruggere i paradigmi o inventarne di nuovi.
- L’innovazione trasforma le idee in valore; vive all’interno di un area grigia, indefinita e tutta da esplorare.
Nell’innovazione non ci sono regole fisse, non ci sono punti di riferimento stabili, è il luogo in cui l’assurdo può trovare significato e un’intuizione geniale può restare tale senza produrre un valore concreto.
Proprio per questo non ha senso parlare di strategia, esistono però alcuni strumenti per stimolare il processo innovativo.
La strategia non può innovare perchè si basa sull’analisi dei dati e formula delle previsioni logiche, si parla appunto di piano strategico.
L’innovazione inventa una nuova realtà, un nuovo mondo in cui tutto è da costruire: per questo chi innova ha un vantaggio notevole, perchè sceglie le regole del gioco e probabilmente lo fa sulla base dei suoi punti di forza.
Possiamo parlare allora del valore strategico dell’innovazione.
Strategia e Innovazione a confronto.
STRATEGIA | INNOVAZIONE |
Andare in montagna (mi muovo sulla base di dati e punti di riferimento; regole definite, status quo). | Andar per mari (invento nuove rotte, ossessione, mantra, cambio dei paradigmi). |
Matrimonio: si basa sulle esperienze precedenti (non ti sposi con uno sconosciuto). | Figli: rimettono in discussione quello che hai capito fino a ieri e non sai dove arriveranno. |
Re Artù: governa un regno attraverso un pensiero logico spinto da un’idea. | Parsifal: è spinto dal desiderio della ricerca del Sacro Graal. Curiosità e impulso. |
Scacchi: previsione delle mosse dell’avversario. | Poker: accettazione del rischio. |
Gallina vecchia fa buon brodo. Si basa sull’esperienza e sulla vita vissuta. | Del maiale non si butta via nulla. La capacità di reinventarsi a partire dalle disponibilità. |
Alcuni esempi basati sullo sport dove si crea innovazione cambiando le regole o il modello.
Tennis Vs Squash: non cambiano le regole (si usa la racchetta), ma il modello (non giochi con una persona, ma contro un muro).
Calcio Vs Rugby: cambiano le regole (la palla si prende anche con le mani), ma non il modello (si attraversa il campo di gioco per fare un punto nella parte degli avversari).
6. Sintesi e Conclusioni. È più innovativo il maiale o la gallina?
Condividere le proprie idee aiuta a sviluppare un pensiero più illuminato.
Non ci sono strade giuste o sbagliate per arrivare alla meta, ma alcune ti permettono di raggiungerla più velocemente. La sfida consiste nel correre i rischi, perchè non puoi mai essere sicuro di quale strada scegliere. Nonostante le difficoltà puoi contare su alcune persone con cui condividere il viaggio: sono quelle che hanno capito i tuoi “perchè” e li hanno fatti diventare i loro.
A volte, per creare un’innovazione significativa, bisogna solo rileggere la realtà da un punto di vista diverso o cambiare qualche regola per ritrovarsi su un terreno nuovo tutto da esplorare.
Per rompere i paradigmi, per cambiare lo status quo, bisogna comunque avere anche il coraggio di accettare l’errore.
Per questo motivo innovare è così difficile: nuovi mondi, nuove regole, nessuna certezza.
Solo il desiderio di farcela che sempre sorprende.
Credo che risieda qui il cuore dell’approccio innovativo della ricerca.
A volte dopo un “epic fail” si perdono le speranze, altre volte non ci sono più altre occasioni.
Come nel caso del maiale che per fare un buon bacon, ha una solo possibilità.
La gallina al contrario è molto più fortunata, perchè può riproporre ogni giorno lo stesso uovo con una ricetta (o una strategia) diversa.
Comunque anche ammesse cento ottime ragioni per non voler rischiare, non esiste una sola scusa per non provare a innovare.